Manuel Aires Mateus, architetto portoghese, si è affermato negli anni attraverso una serie di interventi architettonici di notevole importanza, sia a livello nazionale che internazionale.
MANUEL AIRES MATEUS BIOGRAFIA
Nato a Lisbona nel 1963, fino dal 1983 inizia la collaborazione con l’architetto Gonçalo Byrne, suo primo maestro.
Su dichiarazione dello stesso Manuel Aires Mateus, un altro grande punto di rifermento per la sua formazione e di suo fratello Francisco, anche lui architetto, è stato Peter Zumthor. Dal maestro svizzero hanno tratto il sapiente utilizzo materico della forma pura e l’importanza dei rivestimenti in architettura.
A questi, negli anni, si sono susseguiti altri grandi nomi dell’architettura internazionale (tra tutti, Alvaro Siza).
Una data molto importante nella biografia di Aires Mateus è la fondazione dello studio professionale Aires Mateus & Associados, avvenuta nel 1988.
Da questo momento in poi, lo studio farà molto positivamente parlare di sé con i progetti realizzati.
Nelle architetture di Manuel e Francisco Aires Mateus possiamo riconoscere tutta una serie di elementi caratteristici. Ad iniziare dalla purezza della forma, declinata come insieme di pieni e vuoti sapientemente incastonati, dove i vuoti stessi diventano spazio.
Molto importante è anche la peculiarità materica, dove domina quasi sempre il bianco. Anche i tagli all’interno di queste forme pure, che conferiscono carattere allo spazio, insieme alla regolarità planimetrica (contraddistinta da pieni e vuoti), donano carattere ed unicità alle opere dei fratelli Aires Mateus.
Questo insieme di elementi danno vita a forme eleganti, pure, funzionali, che dialogano con il passato, ma al tempo stesso guardando al futuro della città.
AIRES MATEUS E LA POETICA COMPOSITIVA
Le parole riportate da Francesco dal Co, direttore di Casabella, inquadrano bene la poetica compositiva di Aires Mateus:
“Nell’architettura dei fratelli Mateus c’è spesso un vuoto centrale attorno al quale dei volumi geometrici, più o meno manipolati, sono variamente organizzati.”
Queste parole trovano conferma osservando le realizzazioni.
I due architetti portoghesi, infatti, dialogano con il vuoto, fino a renderlo parte integrante del loro progetto architettonico.
Trasformare lo spazio in una entità concreta, per cui anche il vuoto diventa materia: questo concetto è ricorrente in ogni loro opera.
Le opere di Manuel e Francisco Aires Mateus hanno un carattere fortemente scultoreo. Nelle forme geometriche, solitamente bianche, si stagliano dei tagli netti, come a far passare la luce, e al tempo stesso dare accesso a queste architetture- sculture.
Frequentissimo è anche l’utilizzo di rivestimenti parietali in materiale lapideo.
AIRES MATEUS E IL RETTORATO DELL’UNIVERSITÀ DI LISBONA
Esempio perfetto di questa poetica compositiva è il Rettorato dell’Università di Lisbona, realizzato fra il 1998 e il 1999. L’edificio, di elevato valore istituzionale, è situato in un delicato equilibrio, immerso nel centro storico e in diretto dialogo con il limitrofo collegio dei Gesuiti e con il Parco di Monsanto.
In questo complesso scenario storico, Manuel e Francisco Aires Mateus elaborano una composizione spaziale composta da due volumi, incastrati fra loro ad angolo retto.
Nello specifico si tratta di un corpo verticale, con un’altezza uguale al Collegio vicino, che ospita la zona uffici e servizi, e una piattaforma orizzontale, configurata come una scalinata – piazza, che accoglie le sale conferenze.
L’edificio, completamente rivestito in pietra chiara, assume varie forme a seconda del punto di vista dell’osservatore. Questa omogeneità nel rivestimento viene caratterizzata, ed in un certo senso interrotta, da una serie di aperture, visibili in particolare nel prospetto laterale verso la piazza, realizzate sostituendo tratti del rivestimento lapideo, con lastre di vetro a filo.
In questo edificio, come in tutte le realizzazioni dei fratelli Aires Mateus, la spazialità esterna rispecchia anche la spazialità planimetrica, fatta di vuoti e pieni concreti, dove anche in alzato, frequenti doppie altezze interrompono la scansione dei piani, che insieme alla luce naturale, filtrata dai tagli di facciata, contribuisce a rendere lo spazio ancora più materico.
ALCACER DO SAL
Uno dei progetti più interessanti del gruppo Aires Mateus Arquitectos è la residenza per anziani ad Alcacer do Sal (Portogallo del Sud, distretto di Setubal). La ridotta mobilità degli abitanti della casa di riposo ha suggerito ai progettisti di considerare ogni spostamento come un’esperienza fortemente emozionale e sempre mutevole.
I fratelli Aires Mateus la descrivono così:
“La struttura ripropone una specie di microcosmo sociale con regole sue proprie, a metà tra un hotel e un ospedale, cercando di rispondere ai bisogni di una vita sociale e allo stesso tempo della solitudine”.
Il progetto è stato tra i finalisti del Premio dell’Unione Europea per l’architettura contemporanea, il Premio Mies van der Rohe 2013.
AIRES MATEUS E L’EDIFICIO RESIDENZIALE A FONTINHA
Bianco, forme pure e tagli anche per il progetto di edificio residenziale a Fontinha in Portogallo, dove l’orografia del territorio circostante al lotto è stata modellata in modo tale da proteggere la strada di accesso all’abitazione e, allo stesso tempo, enfatizzare la vista panoramica dall’abitazione.
Questo edificio, perfettamente integrato con il contesto, modellato come fosse una scultura, presenta un ingresso all’abitazione attraverso un angolo “tagliato”, che forma come un arco al piano terra.
L’abitazione si sviluppa planimetricamente con una pianta a forma di croce, ed è costituita da due livelli, con una terrazza rettangolare che si estende dal centro dell’abitazione. All’interno, come all’esterno, domina il bianco, le linee pulite e i tagli netti anche per gli infissi e per le divisioni spaziali.
AIRES MATEUS E IL PADIGLIONE ESPOSITIVO MARMOMACC
Analogo approccio avviene anche nella realizzazione di un padiglione espositivo all’interno della fiera Marmomacc di Verona del 2010.
L’allestimento si configura come un blocco di pietra compatto, interrotto da quattro fenditure che fungono da accesso che conducono ad una serie di cavità organizzate in ordini concentrici, come una sorta di tempio greco.
CASA NA AREIA A COMPORTA
Il 2008 è l’anno di Casa Na Areia (“Case nella Sabbia”), a Comporta (sud di Lisbona). Si tratta di una tenuta per vacanze con tetti di paglia e pavimenti in sabbia bianca su cemento riscaldato. Ciò significa che anche gli ospiti interni possono piantare i piedi nudi nella sabbia. Camminare sulla spiaggia implica un rallentamento: questo concetto ha permesso al progetto di rappresentare il Portogallo alla Biennale di Architettura di Venezia.
AIRES MATEUS E CASA NO TEMPO
Casa No Tempo è un’antica casa colonica della famiglia Rodrigues divenuta nel 2015 un rifugio a noleggio. Situata a breve distanza da Evora (patrimonio dell’UNESCO), in Portogallo, la struttura vanta mille ettari di alberi da sughero, pascoli, campi selvaggi, due dighe, cinque stagni, torrenti e ruscelli. Mateus è riuscito a recuperare la bellezza naturale del territorio rurale e del paesaggio, evitando un approccio convenzionale.
Ciò è stato possibile grazie alla costruzione di tre strutture complementari.
Il primo passo è stato il restauro della casa, evidenziando le qualità naturali del luogo. La seconda struttura introduce l’elemento dell’acqua a forma di piscina, una piazza al centro del campo, che evoca la topografia di una spiaggia.
La terza struttura, in fase di costruzione, assume la forma di un giardino quadrato, come un labirinto, recintato.
AIRES MATEUS E LA FACOLTÀ DI ARCHITETTURA DI TOURNAI
Un’altra bellissima realizzazione di Manuel e Francisco Aires Mateus è rappresentata dall’ampliamento della facoltà di architettura dell’Universitè Catholique de Louvain a Tournai, in Belgio.
Completato nel 2017, questo nuovo volume funge da collegamento fra i due edifici preesistenti. Come nell’esempio precedente, anche per questo progetto i due architetti portoghesi si trovano ad operare all’interno di un contesto storico, caratterizzato da edifici in mattoni faccia vista.
Questo nuovo volume, bianco, dalle linee pure e geometriche, una sorta di opera scultorea, è situato nello spazio di collegamento fra i due edifici preesistenti all’interno del lotto.
Il contrasto, come in ogni opera di Aires Mateus & Associados, è netto, forte, ma al tempo stesso elegante: dialoga con le preesistenze, e ad esse si accosta senza invadenza. Eleganza sicuramente accentuata anche dalle superfici totalmente bianche, in contrapposizione al rosso mattone degli edifici adiacenti.
AIRES MATEUS E I MUSEI
Nel 2007 Aires Mateus realizza il Santa Marta Lighthouse Museum, situato nella baia di Cascais, vicino a Lisbona. Tale edificio è stato convertito nel primo museo dedicato ai fari costieri portoghesi.
Aires Mateus è anche il progettista del nuovo polo museale di Losanna, in via di realizzazione. Al museo cantonale “des Beaux-Arts” nel 2021 si uniranno infatti il museo de l’Elysee, dedicato alla fotografia, e il MUDAC, per il design e le arti applicate contemporanee.
Altre opere:
Grand Canal Square, Grand Canal Dock – Dublino (photo credits: Ledigabel)
Dettaglio 5 stelle hotel a Dublino nei pressi di Forbes Street, ideato da Manuel Aires Mateus (photo credits: Ian Peterson)
Centro Escolar Vila Nova da Barquinia (photo credits: Manuelvbotelho).
TUTTI I PROGETTI
Atelier Cecílio de Sousa
Casa a Monsaraz
Casa a Estrela
Centro d’arte contemporanea Olivier Debré
Santa Clara 1728
Facoltà di architettura di Tournai
Ristrutturazione del Trinity College
Centro riunioni Grândola
Casa in Azeitão
Casa nella costa dell’Alentejo
Sede centrale EDP
Scuola a Vila Nova da Barquinha
Casa ad Alcobaça
Casa di S. Mamede
Casa no Tempo
Casa a Fontinha
Cabanas no Rio
Case per anziani a Alcácer do Sal (2010)
Casa ad Aroeira
Sines Center for the Arts
Edificio a Lagoa das Furnas
Casa na Areia
Casa A Leiria
Mar do Oriente
Call Center Santo Tirso
Museo del faro di Santa Marta
AIRES MATEUS: ULTIME NOTIZIE
Lo studio Aires Mateus ha appena vinto il concorso internazionale per progettare la riqualificazione del Museo delle Belle Arti di Reims in Francia. Questo è il terzo progetto culturale di questa scala che il duo inizierà nel paese transalpino, dopo il Centro di creazione contemporanea Olivier Debré di Tours e il Museo Agostino di Tolosa.
Il concorso ha richiesto la riqualificazione completa dell’edificio – che è di circa 10.000 metri quadrati – tra cui la riprogettazione del progetto museale, la creazione di nuovi accessi riservati per aree di documentazione, così come lo studio e la costruzione di aree accessibili al pubblico come auditorium, ristoranti, gallerie per mostre temporanee, biblioteche e servizi educativi.
Photo credits:
Immagine in evidenza: Manuel V Botelho