L’architetto, storico, critico dell’architettura ed insegnante Kenneth Frampton è stato insignito nel maggio del 2018 del Leone d’oro alla Carriera durante la rassegna della Biennale di Architettura di Venezia, come riconoscimento al grande apporto culturale e alla formazione data negli anni a molte generazioni di architetti.
KENNETH FRAMPTON: FRA ARCHITETTURA E CRITICA
Nato nel 1930 a Woking, nella contea di Surrey in Inghilterra, Kenneth Frampton si forma come architetto alla Guildford School of Art e successivamente alla Architectural Association School of Architecture di Londra.
Conclusa la formazione, lavora in Israele negli anni dal 1961 al 1964, per poi proseguire la sua esperienza professionale a Londra presso lo studio Douglas Stephen and Partners, dove progetta il Corringham Building; questo edificio residenziale di otto piani ubicato a Bayswater (Londra) è caratterizzato da un’architettura dal linguaggio tipicamente modernista. Ed è proprio per questa sua valenza architettonica che dal 1998 il Corringham Building è un edificio tutelato.
Contemporaneamente all’inizio della carriera come architetto Kenneth Frampton intraprende la carriera di insegnante, partendo come visiting tutor presso l’Architectural Association di Londra.
Negli stessi anni inizia anche l’attività di redattore tecnico per la rivista Architetcural Digest (AD), collaborazione che prosegue fino al 1965. Inizia quindi fin da subito ad affiancare alla pratica professionale anche la ricerca, la scrittura e la critica architettonica, oltre all’attività di insegnamento.

Corringham, condominio residenziale modernista a Bayswater, nel centro di Londra. È stato progettato da Kenneth Frampton tra il 1960 e il 1962 (photocredits: Wikipedia, Adam37)
KENNETH FRAMPTON E L’INSEGNAMENTO
Dopo gli anni trascorsi in Gran Bretagna, dove insegna presso la Princeton University School of Architecture (dal 1966 al 1971) inizia la sua carriera didattica negli Stati Uniti d’America.
Dal 1972 infatti è membro della Columbia University e, sempre nello anno, diventa membro anche dell’Institute of Architecture and Urban Studies di New York, prestigioso istituto che vanta fra i suoi membri nomi del panorama architettonico internazionale come Peter Eisenman, Manfredo Tafuri e Rem Koolhaas.
KENNETH FRAMPTON E LA PRODUZIONE SCRITTA
Kenneth Frampton è particolarmente noto, oltre che per la sua attività didattica, anche per i suoi libri e scritti sull’architettura del ventesimo secolo, in particolar modo per il suo ruolo centrale nella fenomenologia architettonica.
Alcuni dei suoi libri più famosi sono sicuramente Storia dell’Architettura Moderna, edito tra il 1980 e il 1982, e Studies in Tectonic Culture, pubblicato nel 1995.
L’opera che ottiene maggiore attenzione e che, in un certo senso, segna la carriera di Kenneth Frampton ottenendo una grande importanza e influenza nell’educazione architettonica è il suo saggio Towards a Critical Regionalism, pubblicato nel 1983.
Come critico e storico dell’architettura, Kenneth Frampton ha pubblicato ad oggi molti libri e saggi sull’architettura fra cui si annovera una raccolta che racchiude tutti gli scritti prodotti in 35 anni di lavoro.
Fra la sua vasta produzione scritta, troviamo anche molte biografie di architetti di livello internazionale, da esponenti del movimento moderno come Le Corbusier ad altri contemporanei come Steven Holl e Alvaro Siza.
KENNETH FRAMPTON E IL REGIONALISMO CRITICO
La fama internazionale dell’architetto britannico deriva anche dalle sue teorie sul Regionalismo critico.
Il Regionalismo critico è un approccio all’architettura che si pone in contrasto con l’idea di mancanza d’identità e di senso di appartenenza di alcune architetture moderne, sostenendo che sia proprio il contesto geografico in cui si pone l’edificio in questione a conferirgli la propria identità. Questo termine, nato nel corso degli anni Ottanta in concomitanza con la nascita dell’architettura postmoderna, si pone come reazione e critica all’architettura moderna. Cerchiamo di capirlo meglio.
KENNETH FRAMPTON, IL LIBRO “STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA” E IL REGIONALISMO CRITICO
All’interno del libro “Storia dell’Architettura Moderna” Kenneth Frampton afferma che il regionalismo critico deve essere inteso come una pratica marginale che, se da una parte svolge una critica della modernizzazione, rifiuta tuttavia di abbandonare quegli aspetti emancipatori e progressisti dei retaggi dell’architettura moderna. Inoltre il Regionalismo critico promuove la realizzazione dell’architettura come un fatto tettonico, piuttosto che la riduzione dell’ambiente costruito a una serie di episodi scenografici mal assortiti. Il Regionalismo critico ha carattere locale nella misura in cui, inevitabilmente, accentua certi fattori specifici di un sito, a partire dalla topografica, considerata come una matrice tridimensionale in cui si inserisce la struttura, per arrivare al gioco mutevole della luce locale attraverso la struttura stessa.
KENNETH FRAMPTON E IL MOVIMENTO MODERNO
Nella teorizzazione di Frampton, modernismo e regionalismo critico si intrecciano spesso, tanto da dare vita ad un ciclo di lezioni tenute da Kenneth Frampton presso l’Accademia di Mendrisio fra il 1998 e il 2002.
Da questa esperienza didattica è nato un volume che presenta al suo interno tutta una serie di progetti che si discostano dai dettami canonici del movimento moderno: sono descritte varie opere che, pur rifacendosi ad alcuni dogmi del movimento moderno come ad esempio il tetto piano, declinano in maniera prettamente personale tutta una serie di elementi, dalla vetrata continua al sistema strutturale in cemento armato. Non a caso il titolo del volume, l’altro movimento moderno, sottintende una certa distanza dalla “dottrina stilistica” redatta nel corso dei CIAM (congresso internazionale di architettura moderna) da il 1928 al 1959.
Lo stesso Frampton definisce con queste parole il suo lavoro: “Ho elaborato il tema di una modernità “altra” (…) perché vorrei che questa raccolta, altrimenti apparentemente arbitraria, venisse letta come la chiave di un approccio alternativo che, invece di aspirare all’astrazione universale, sia, al contrario, articolato ed espressivo (…)”
IL LEONE D’ORO ALLA CARRIERA
Grazie al suo impegno nella critica architettonica e nella storia dell’architettura moderna, Kenneth Frampton ha ricevuto nel corso della sua lunga carriera molto riconoscimenti, fra cui il più recente è il Leone d’Oro alla Carriera consegnatogli durante la XVI edizione della Biennale di Architettura di Venezia.
Fra le motivazioni della curatrice Yvonne Farrell e Shelley McNamara che hanno portato a questo importante riconoscimento alla carriera di Kenneth Frampton è stato evidenziato come la sua esperienza di architetto professionista abbia favorito una profonda comprensione del processo progettuale e organizzativo degli edifici, favorendo quindi anche la critica nei confronti delle varie forme della pratica e dell’architettura.
Il conferimento del Leone d’Oro alla Carriera a Frampton è il modo giusto per rendere omaggio ad un maestro, e allo stesso tempo è un riconoscimento importante all’insegnamento critico dell’architettura, che possa essere da esempio e da guida per tutte le nuove generazioni di professionisti.
Descrizione foto in apertura:
Kenneth Frampton durante un convegno alla GSAPP Columbia University di New York (Graduate School of Architecture, Planning and Preservation). Photocredits.